Cronache notturne – Lo zombie

“Salve professore, grazie per avermi ricevuta, ho urgenza di raccontarle la mia storia, chiudiamo questa porta che si continua ad aprire, devo essere certa che siamo solo io e lei nello studio, è una storia delicata. Ah, chiude lei la porta, ah deve proprio stringere le viti sul soffitto per non farla più aprire? Bene mi ascolti perché non ho molto tempo…

cervello


Sono stata affetta a mia insaputa da un virus che mi trasforma in zombie: si è manifestato come una specie di herpes sul monte di venere della mano destra e sul dito indice della mano sinistra. Un’oscura corporazione farmaceutica mi ha rinchiuso in una grande struttura ospedaliera vuota e riservata proprio ai casi zombie. A quanto pare il mio era un virus mutante che lasciava intatta la mia coscienza in un corpo zombie e loro avevano intenzione di studiarmi per trasformami o un’ambasciatrice uomini/zombie o in una arma contro gli zombie.
Mi rinchiudevano in una cella da sola. C’erano 2 letti a castello e un grande specchio. Mi lasciavano nuda, senza vestiti, perché avessi modo di osservare il mio corpo trasformarsi in zombie, questo faceva parte della terapia secondo loro. Nei giorni seguenti mi vennero affiancati altri due casi. Un uomo giovane con un braccio rotto che era già scappato una volta dalla struttura e una donna giovane già trasformata e incontrollabile. Era una prova per me e l’uomo. Volevano osservare come ci saremmo comportati con lei. Se fossimo riusciti a tirare fuori da lei una residua umanità o se ci saremmo battuti con lei fino ad ucciderla.
Io e il ragazzo studiammo la struttura e i turni delle infermiere per organizzare la nostra fuga. Eravamo vicino all’eustuario di un fiume, forse il Tevere. Il nostro scopo era andare a farci un bagno al mare. Guardando tutto dall’alto sniffando i dati di un drone vedevamo che era sporco il mare lì dove il fiume arrivava ma sentivamo un gran desiderio di farci un bagno, come se ci potesse ripulire dal virus. Intanto aumentavano gli ospiti della struttura che però erano tutti destinati a trasformarsi in zombie semplici, senza possibilità di mutazioni. Rubammo la macchina elettrica dell’infermiera, anziana donna grassa, approfittando delle visite dei parenti e scappammo.


Per questo ora sono qui a raccontarle tutto professore. Lei che è un esperto di esoterismi, conosce questa corporazione? Durante la mia permanenza ho capito che si trattadi una setta satanica la cui mission è mantenere l’umanità nello status quo, nell’oscurità ma anche al sicuro da minacce. Vorrei sapere cosa ne pensa lei. E mi scusi se non riesco ad aprire gli occhi.”

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